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Riforma Terzo Settore: con l’ok della Commissione Europea alle norme fiscali in favore della categoria si aprono le porte, a partire dal 1 Gennaio del 2026, a cambiamenti importanti nel trattamento degli enti non profit su questo fronte.
La Riforma del Terzo Settore era stata avviata nel 2016: con le nuove disposizioni viene, dunque, ad essere pienamente operativa, prevedendo l’entrata in vigore di un nuovo regime di forfettizzazione per gli enti del terzo settore sia commerciali che non commerciali.
In generale, la fiscalità per gli enti del terzo settore diviene, pur rimanendo agevolata, più restrittiva rispetto al passato, con lo scopo di scoraggiare l’elusione fiscale.
In linea generale non saranno più applicabili i regimi fiscali previsti dal Testo Unico per le Imposte sui Redditi e, soprattutto, non lo saranno le disposizioni della Legge 398/91, ammessa transitoriamente fino a quando non entreranno in vigore i regimi fiscali del Codice del Terzo Settore.
Tale situazione comporterà condizioni più restrittive per le associazioni, che dovranno fronteggiare, comunque, uscite fiscali in misura maggiore rispetto al passato.
Diventeranno operativi i criteri, stabiliti nel dettaglio nel Codice del Terzo Settore, per stabilire quando un’ente di questo tipo sarà svolto con modalità commerciale o non commerciale.
Agli Ets non è precluso lo svolgimento di attività commerciale; tuttavia, qualora i ricavi di questo tipo superino, in proporzione, quelli di carattere “istituzionale”, allora si considerano, nei fatti, esercenti impresa.
Entreranno, inoltre, in vigore il regime forfettario generale per la tassazione delle attività commerciali degli ETS e quello specifico ed esclusivo, rilevante anche ai fini IVA per le associazioni di promozione sociale e le organizzazioni di volontariato.
Maggiore sarà la regolamentazione per le ONLUS, che dovranno iscriversi al Registro Unico Nazionale del terzo Settore: in assenza di quest’adempimento saranno costrette a devolvere il patrimonio eventualmente generatosi in precedenza, durante il periodo di iscrizione all’Anagrafe Regionale.
Nonostante le maglie più strette per gli Ets rispetto al passato dal punto di vista fiscale, le condizioni di tassazione restano, in generale, maggiormente agevolate. Costituire un’associazione può rappresentare, dunque, un’importante opportunità. Alla luce della riforma del Terzo Settore, tuttavia, una consulenza specifica in materia per la gestione degli adempimenti fiscali diviene fondamentale.
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