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ZES Unica 2025: La nuova legge di bilancio introduce un credito d’imposta per incentivare gli investimenti nelle Zone Economiche Speciali (ZES) nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2025 e il 15 novembre 2025. Le ZES sono state istituite con il Decreto Sud con l’intento di favorire lo sviluppo economico e la coesione sociale nelle aree del paese considerate svantaggiate.
Il credito d’imposta previsto dalla legge di bilancio 2025 rappresenta un incentivo per le imprese che decidono di investire in queste aree, contribuendo così a ridurre il divario economico tra le diverse regioni italiane. Le ZES sono state pensate come strumenti per attrarre investimenti, favorire la creazione di nuovi posti di lavoro, e stimolare lo sviluppo infrastrutturale nelle zone del paese che necessitano di un rilancio economico.
In generale, le ZES sono zone geografiche in cui sono previsti benefici fiscali e semplificazioni amministrative per le imprese che vi operano. L’introduzione del credito d’imposta, insieme ad altre misure a supporto, mira a rendere queste aree più competitive e ad accelerare il processo di crescita economica nelle regioni più vulnerabili.
Le imprese dovranno rispettare specifici obblighi comunicativi verso l’Agenzia delle Entrate. Oltre alla prima comunicazione sugli investimenti effettuati o da effettuare, sarà necessario inviare una comunicazione integrativa all’Agenzia delle entrate, corredata da specifica documentazione attestante l’avvenuta realizzazione degli investimenti precedentemente comunicati.
Sono agevolabili tutti gli investimenti, che fanno parte di un progetto iniziale, realizzati dal 1° gennaio 2024 al 15 novembre 2024 e dal 1 gennaio 2025 al 15 novembre 2025.
Gli investimenti devono riguardare, nello specifico, l’acquisto, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di nuovi macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nella ZES unica, nonché l’acquisto di terreni e all’acquisizione, la realizzazione o anche all’ampliamento di immobili strumentali agli investimenti ed effettivamente utilizzati per l’esercizio dell’attività nella struttura produttiva.
Il credito è differenziato per regioni, dimensioni dell’impresa ed entità dell’investimento.
In particolare, il credito di imposta è determinato:
Per i progetti di investimento con costi ammissibili non superiori a 50 milioni di euro, i massimali sono aumentati di 10 punti percentuali per le medie imprese e di 20 punti percentuali per le piccole imprese.
Tra le spese ammissibili per la Zes Unica figurano quelle per l’acquisto, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di nuovi macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nella ZES unica, nonché all’acquisto di terreni e all’acquisizione, alla realizzazione ovvero all’ampliamento di immobili strumentali agli investimenti ed effettivamente utilizzati per l’esercizio dell’attività nella struttura produttiva.
Rientrano tra le spese agevolabili nell’ambito degli investimenti per la Zes Unica anche investimenti in beni immobili strumentali, anche se già utilizzati dal dante causa o impiegati da altri soggetti per lo svolgimento dell’attività economica.
Per quanto riguarda il valore dei terreni ammessi all’agevolazione, questo non può superare il 50% dell’ammontare complessivo dell’investimento agevolato.
Inoltre sono considerate agevolabili esclusivamente le acquisizioni avvenute tra soggetti tra i quali non debbono sussistere rapporti di controllo o di collegamento di cui all’articolo 2359 del Codice civile e, comunque, realizzate a condizioni di mercato.
Il valore minimo del progetto di investimento ammesso a finanziamento è pari a 200 mila euro.
Il credito d’imposta è commisurato alla quota del costo complessivo dei beni indicati nel comma 1, nel limite massimo, per ciascun progetto di investimento, di 100 milioni di euro. Per gli investimenti effettuati mediante contratti di locazione finanziaria, si assume il costo sostenuto dal locatore per l’acquisto dei beni al netto delle spese di manutenzione.
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